L'istruzione è un diritto umano, un bene pubblico, una responsabilità civile, per questo l'ONU ha proclamato il 24 gennaio Giornata internazionale dell’Educazione (www.giornatemondiali.it/calendario/giornata-internazionale-dell-educazione).

Senza un'istruzione di qualità, inclusiva ed equa, non si potrà mai spezzare il ciclo di povertà che sta lasciando indietro milioni di persone. È inaccettabile che ancora oggi nel mondo 258 milioni di bambini e giovani non frequentino la scuola e 617 milioni di essi non sappiano leggere e far di conto; solamente uno scarso 40% delle ragazze dell'Africa subsahariana completino la scuola secondaria inferiore e circa 4 milioni di bambini e giovani rifugiati non vadano a scuola.

Se nel mondo prima della pandemia un bambino o un giovane su cinque non aveva alcuna speranza di andare a scuola, Covid-19 e guerre hanno amplificato l’esclusione. Per le scarse possibilità di ricorrere alla didattica a distanza gli alunni di Paesi a reddito medio-basso hanno perso il triplo di lezioni rispetto a quelli dei Paesi ad alto reddito. Del resto, dove possedere un libro è un lusso com’è possibile pensare di disporre della tecnologia necessaria per un efficace insegnamento a distanza? E che dire di bambini e studenti che hanno perso ogni speranza di andare a scuola perché Covid o guerra si son presi il familiare che ne sosteneva gli studi o hanno complicato la situazione economica di casa al punto da impedirgli la frequenza?

Possiamo e dobbiamo fare tutti di più e meglio, perché l’ignoranza di una persona è una sconfitta per tutti. Sostenere l’adozione a distanza Sacra Famiglia che investe nell’istruzione, chiave che apre la porta alle opportunità di benessere, sicurezza e resilienza, può essere un’occasione. L’adozione a distanza offre ai bambini del Brasile e del Mozambico salute e cultura e per questo c’è bisogno di solidarietà perseverante.