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041. Il cammino della Chiesa si fa insieme
Editoriale

041. Il cammino della Chiesa si fa insieme

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Avete già sentito parlare del “Sinodo” della Chiesa Cattolica? Di certo vi capiterà, ascoltando le informazioni di questi giorni. Infatti è iniziata da qualche giorno a Roma l’Assemblea generale del Sinodo, che Papa Francesco ha indetto due anni fa con questo tema: Una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione. L’Assemblea è composta da circa 350 persone (in maggioranza vescovi, con una buona rappresentanza di battezzati laici, donne e uomini, per la prima volta con diritto di voto al pari dei vescovi), riunite in Vaticano, in rappresentanza dei cattolici di tutto il mondo: per circa un mese rifletteranno su come oggi viviamo la fede, come sentiamo il rapporto con la Chiesa Istituzione, come possiamo vivere la missione di evangelizzare e su cosa è necessario cambiare per farlo in modo efficace oggi.

I dialoghi di queste 350 persone non partono da zero, ma da uno “strumento di lavoro” che fa sintesi di tantissimi scambi e riflessioni sul tema annunciato sopra, fatti dai cristiani in tutte le latitudini e inviate alla segreteria del Sinodo. In Italia circa 500.000 hanno partecipato agli incontri della prima fase del Sinodo e hanno condiviso le loro visioni e riflessioni sul cammino della Chiesa. Una mobilitazione di queste dimensioni tra i cattolici di tutto il mondo non era mai avvenuta prima. Le diocesi dei cinque continenti hanno offerto il loro contributo, che è confluito nelle sintesi nazionali, riassunte a loro volta nelle sintesi continentali. Esse sono state inviate a Roma, dove la segreteria del Sinodo ha prodotto lo strumento per il lavoro dell’Assemblea di questo mese di ottobre.

Ecco i temi che i cattolici in Italia hanno messo sul tavolo come degni di essere considerati? L’importanza della vita matrimoniale e famigliare per le Comunità cristiane; la formazione alla preghiera; l’urgenza di un rinnovato linguaggio liturgico; la partecipazione dei laici alla vita della Chiesa; la formazione dei preti e il loro modo di essere presenti nelle comunità; la non più evidente esclusività della parrocchia per i cammini di fede. Possiamo immaginare che temi simili siano stati trattati dalle Chiese delle altre nazioni, e anche molti altri che sono sentiti come importanti nei diversi contesti culturali e sociali.

L’Assemblea di ottobre tratterà i temi proposti nei due anni di preparazione e cercherà di individuare alcune strade su cui la Chiesa oggi deve camminare nel prossimo futuro. Ci sarà poi la fase per tradurre le idee in decisioni concrete che permettano alla Chiesa di dare passi nuovi, in fedeltà al Vangelo e agli uomini e donne di oggi e dei diversi continenti in cui vive.

È un momento delicato e importante per la Chiesa cattolica! Come cristiani desideriamo essere significativi, perché Gesù mediante la sua Chiesa possa incontrare il nostro mondo, così bisognoso di vita e di senso. Ma riconosciamo anche le nostre mancanze, la nostra difficoltà di saper testimoniare con gioia di aver trovato in Gesù un tesoro (e forse questa è una novità importante!).

Qualcuno ha provato a riassumere in tre nuclei le tante questioni sollevate dai cattolici italiani. Parole vere: occorre comprendere ed esprimere in modo nuovo noi stessi e le cose fondamentali della fede cristiana, quelle che fanno davvero la differenza. Relazioni autentiche: resta sempre vera quella parola di Gesù secondo cui il mondo riconoscerà che siamo suoi discepoli se ci ameremo gli uni gli altri; il modo con cui ci relazioniamo è il banco di prova della fede, dove non possiamo fingere né ingannare. Strutture umanizzanti: lungo i secoli della sua vita la Chiesa si è fornita di strutture, organizzative, giuridiche, materiali, economiche. Nessun gruppo umano può vivere senza questo. Ma oggi sentiamo di doverci alleggerire di pesi che non ci permettono di tenere al centro ciò che davvero fa la differenza.

Per essere Chiesa fedele al Signore in questo tempo occorre intelligenza, fiducia, impegno. Il Sinodo iniziato due anni fa, che in Italia si concluderà nel 2025, è un momento favorevole per scoprire e creare un nuovo modo di essere discepoli di Gesù. E tutti, tutti, abbiamo una parte in questo cammino.

Autore

  • Gianmarco per La Redazione

Data

  • 08/10/2023

Rubrica

  • Editoriale

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