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057. Educare nel tempo dell'intelligenza artificiale
Patto educativo

057. Educare nel tempo dell'intelligenza artificiale

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La rivoluzione digitale degli ultimi anni ha coinvolto in pieno il mondo dell'educazione, e non poteva essere altrimenti. In particolar modo da un anno a questa parte il mondo dell'educazione è stato travolto e stravolto dall'irruzione del ChatGPT (Strumento linguistico autogenerativo) che ha operato una rivoluzione copernicana.
Come nel passato recente si dividevano le persone tra BBT (Born Before Techonology) e BAT (Born After Techonology) così ora potremmo parlare senza esagerazione dell'era prima del GPT e dopo GPT.  Davanti a questa innovazione, invece di polarizzarci su due fronti contrapposti (favorevoli - contrari) cogliamo questa occasione come momento propizio (kairòs) per ripensare l'educazione e soprattutto i fini dell'educazione.

L'irruzione dell'I.A. marca la fine di un'educazione millenaria concepita in termini nozionistici e lancia la sfida per un nuovo tipo di educazione (ancora tutta da inventare).

Come sempre succede, di fronte ad ogni novità (come l’invenzione della scrittura, stampa, computer, I.A. ...) sono sempre apparse schiere di reazionari, antimodernisti o “indietristi” come li chiama Papa Francesco (basti solo vedere le reazioni alla recente dichiarazione sulle benedizioni delle coppie irregolari o dello stesso sesso).  Riguardo al mondo digitale il direttore di Radio Maria padre Livio Fanzaga, aveva affermato che “Satana sa utilizzare Internet e tutti i mezzi di comunicazione molto meglio di noi”.  Per fortuna che i nostri Papi negli ultimi decenni hanno mostrato un’apertura di fronte alla rivoluzione digitale senza intraprendere inutili e sterili crociate. Certo non hanno mancato di rilevare anche le criticità di questo fenomeno: Benedetto XVI ha ricordato i rischi della virtualità con l'”esaltazione della violenza” e del “degrado sessuale” e ha richiamato la necessità di un controllo necessario, altrimenti come aveva già detto il Papa San Giovanni Paolo II, sarebbe come avere una biblioteca senza bibliotecario. Gli ultimi Papi hanno portato la Chiesa e i fedeli a vedere in questa rivoluzione digitale più un’opportunità che un pericolo: “Per la Chiesa il nuovo mondo del cyberspazio chiama alla grande avventura dell’uso delle sue potenzialità per trasmettere il messaggio divino”. Anche per i Padri Sinodali (Sinodo ei giovani) la rete Internet non è una minaccia, ma una nuova strada di evangelizzazione da percorrere con libertà, prudenza e responsabilità: “Siamo chiamati a diventare “l’Apostolo Paolo digitale del Terzo Millennio”.

Il Messaggio per la Giornata della pace del primo gennaio di quest’anno (2024) dal titolo “Intelligenza artificiale e Pace” mostra in modo originale come le sfide che l’ I. A. pone non sono solo tecniche, ma anche antropologiche, educative, sociali e politiche.

Il 24-1-2024 è stato pubblicato il messaggio del Papa per la LVIII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2024 dal titolo: “Intelligenza Artificiale e Sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana”. Qui Papa Francesco invita a “sgombrare il terreno da letture catastrofiche” di fronte “all’accelerata diffusione di meravigliose invenzioni” (cita Romano Guardini: “Il nostro posto è nel divenire”). Il problema sarà  “come possiamo rimanere pienamente umani?”. Nonostante le criticità come le fake-news e le deep-fake, siamo di fronte a un “indiscutibile salto qualitativo”. Il Pontefice fa un appello ai responsabili delle nazioni per un trattato internazionale vincolante a riguardo dell’intelligenza artificiale. Per Papa Francesco la rivoluzione digitale può renderci più liberi se non ci lasciamo imprigionare nei modelli oggi noti come echo chamber, big data, etc.

Al momento attuale, a parte questi due messaggi (1-1-2024 e 24-1-2024) non esiste ancora una dichiarazione sulla posizione ufficiale della Santa Sede a riguardo dell'Intelligenza Artificiale, ma sono in corso nei vari dicasteri studi e ricerche sul tema.

Da parte nostra ci auguriamo che come l’enciclica “Laudato Si’” e le esortazioni apostoliche “Querida Amazonia” e “Laudate Deum” hanno posto la Chiesa al centro del dibattito internazionale sull’ecologia e la salvaguardia della casa comune, come il progetto del Patto Educativo Globale pone la Chiesa al centro del dibattito sull’educazione (vedi la sua influenza sul Nuovo Contratto Sociale per l’educazione avanzato dall’Unesco), così  pure i vari interventi sul mondo digitale e sull’I.A. possano inserire la Chiesa in un ruolo di primo piano nel dibattito in corso sulla rivoluzione dell’I.A., con il suo contributo originale.

L'impatto dell'Intelligenza Artificiale (IA) sull’educazione è significativo e in continua evoluzione. In particolare, modelli di linguaggio avanzati come ChatGPT possono avere diverse implicazioni nel contesto educativo. Numerosi sono i vantaggi offerti dall'utilizzo dell'I.A. (ChatGPT): questo nuovo strumento può fornire attraverso dei tutor un accompagnamento personalizzato secondo le esigenze di ogni studente migliorando così l'efficacia dell'apprendimento. Facilita la possibilità di creare risorse educative interattive, come chatbot didattici favorendo un apprendimento più autonomo e basato sullo studente. Il ChatGPT potrebbe essere utilizzato per rispondere a domande comuni degli studenti, liberando tempo per l'insegnamento più approfondito. Genera contenuti educativi aggiornati e rilevanti sia per gli studenti che per la formazione continua degli insegnanti (simulazioni di lezioni e aiuto nell'organizzazione didattica). Favorisce anche il lavoro in rete, con lo scambio di idee e ricerche. Questo stimola la ricerca di un equilibrio tra lavoro individualizzato e automatizzato e interazione umana attraverso un approccio più olistico.

Uno strumento che stimola la creatività e ci fa risparmiare molto più tempo.

Soprattutto uno strumento che ci spinge a reinventare l'educazione e a reiventarci come educatori sprigionando la nostra creatività.

I nostri studenti sono già immersi con naturalezza in questo mare. Non lasciamoli soli a solcare queste onde ma tuffiamoci anche noi con loro con entusiasmo. Non è mai troppo tardi per imparare a nuotare.

Autore

  • Ezio Lorenzo Bono, CSF

Data

  • 04/02/2024

Rubrica

  • Patto Educativo

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