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054. Una lettera scritta con la vita
Esperienze MOZAMBICO

054. Una lettera scritta con la vita

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La Comunità religiosa di Orzinuovi (BS) scrive ai confratelli di Maxixe

 

Carissimi confratelli p. Roberto, p. Wagner e p. Daniele,

sta per concludersi l’anno celebrativo dei venticinque anni di presenza della Congregazione della Sacra Famiglia in Mozambico, e la ricorrenza trova in questi giorni la vostra comunità religiosa, quella delle sorelle di Montes Claros e quelle delle parrocchie di Maxixe e di Mongue unite per ringraziare per l’eperienza di bene che è germogliata e cresciuta in questi anni e invocare benedizione per il futuro sempre abitato dalla grazia di Dio e da lui preparato e condotto per la Chiesa locale, i confratelli, la Congregazione e le sue opere

Ci permettiamo di raggiungervi con questo partecipato pensiero e dirvi che vi siamo vicini e che apprezziamo la vostra generosa dedizione; vi incoraggimo a rendere testimonianza dell’amore che Dio ha per ogni figlio d’uomo, e per tutte le persone che la consegna attenta, generosa e intelligente al vostro servizio vi fa incontrare.

Scrivendo alla comunità di Corinto, san Paolo risponde a quegli oppositori che contestavano la sua autorità di apostolo e la legittimità del suo Vangelo. La credibilità della sua azione non gli viene dalla testimonianza di altri o da esperienze esoteriche, ma dallo Spirito che agisce nei cuori degli uomini per cambiarli e renderli docili alla parola evangelica. È l’esistenza stessa della comunità la sua “lettera di raccomandazione”. La fede salda e l’operosa carità della comunità sono le migliori credenziali: «Voi siete la mia lettera». E subito precisa: «Voi siete una lettera di Cristo, scritta da me non con l’inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente» (2 Cor 3, 2-3). Se la prima metafora era già ardita, la seconda è sorprendente: nella nascita della comunità agisce la forza vivificatrice dello Spirito; e il risultato è la creazione di persone nuove, aperte e docili al progetto salvifico di Dio.

Sono sicuro che la nostra amata madre fondatrice, Paola Elisabetta, sentendosi fiera dei suoi figli, delle presenze educative e pastorali estese in Mozambico dal lontano 1998, del servizio reso ai bambini, ai giovani, alle famiglie ai poveri attraverso una variegata molteplicità di opere, scuola dell’infanzia, centro giovanile, università, pastorale delle famiglie, promozione vocazionale e tanto altro ancora, parafrasando le parole di san Paolo potrebbe ripetere a voi: «Voi siete la mia lettera di raccomandazione. Voi siete una lettera di Cristo, scritta da me non con l’inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente» (2 Cor 3,3).

Quanto alla Congregazione, le è data una migliore raccomandazione davanti a Dio e di fronte al mondo che voi stessi? No, perché anche per il sentire della Congregazione voi siete la sua lettera di Cristo.

Il tempo passa e si arricchiesce di ricordi. Il “partire” dei dei primi confratelli è stato viaggio, incontro, inizio, fondazione, costruzione… ma soprattutto dinamismo evangelizzatore e costruttore di comunità. Anche se da lontano vogliamo, pregando con voi e per voi, partecipare alla vostra gioia e delle comunità cristiane nate e cresciute con voi, e alla gioia di vedere timidi e comunque segnali promettenti nei giovani locali disposti ad assumere la Congregazione come loro nuova famiglia e spendere la loro vita per amore di Gesù. La memoria di una “partenza”- la prima come quelle che sono succedute nel tempo - diventa richiamo alla nostra vita di oggi per fronteggiare il pericolo che sempre più spesso ci assedia che è quello di adattarci ad aggiustare i vecchi pozzi piuttosto che scavarne di nuovi, facendo vincere in noi l’istinto di autoconservazione che ci porta ad operazioni di mantenimento, anzichè confidare e collaborare lealmente con la forza generativa dello Spirito Santo.

Questa lieta ricorrenza, cari confratelli, ci ricorda che le grandi “partenze” del passato le possiamo rendere vive ancora oggi se ci alimentiamo della “speranza” che rompe ogni pigro pessimismo, che impedisce sogni veri ad occhi aperti, da far crescere alla luce del sole, gustando già la beatitudine del Regno.

Speranza che all’inizio del nuovo anno invochiamo dolce e tenace per voi, per noi, per tutti i confratelli, per il popolo locale attraverso l’intercessione della santa Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria. Vegli sulla vostra vita la materna benedizione della Fondatrice.

Obrigado e um grande abraço,

Sergio, Luca , Stefano e Michelangelo

Autore

  • Sergio, Luca , Stefano e Michelangelo

Data

  • 02/04/2024

Rubrica

  • Esperienze MOZAMBICO

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