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066. Insieme, dalla parte degli orfani di oggi
Congregazione

066. Insieme, dalla parte degli orfani di oggi

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Anche quest’anno abbiamo vissuto l’esperienza di incontrarci a distanza tra religiosi, religiose e laici che vivono la missione carismatica di accogliere ed educare minori fuori famiglia, affidati dai servizi sociali alle Case Famiglia della Congregazione Sacra Famiglia in Italia, Brasile, Congo e Mozambico.

Il primo incontro vissuto l’anno scorso ci ha mostrato la bellezza e l’utilità di sentirci parte della comune Famiglia religiosa fondata da Santa Paola Elisabetta Cerioli. Questo ci ha portato ad allargare lo scambio, riunendo le equipe educative non solo delle tre Case Famiglia della Congregazione maschile ma anche delle due dell’Istituto femminile.

Così, nel mattino/pomeriggio di mercoledì 6 marzo eravamo tutti e collegati attraverso la rete: il superiore generale p. Gianmarco, la superiora generale madre Chiara, i superiori regionali p. Cezar, p. Roberto e suor Luigia, gli educatori religiosi e laici del Campo di s. Paola Elisabetta (Orzinuovi, Brescia - Italia), della Comunità Orchidea (Mazzara del Vallo, Trapani – Italia), del Lar Carlinhos  (Peabiru, Paranà-Brasile), del Orphelinat Carlino (Kinshasa, Congo), del Colégio S. José (Marracuene, Maputo-Mozambico). Ciascuna di queste Case accoglie una decina/quindicina di minori, ricevendoli dai servizi sociali dei rispettivi territori; una equipe direttiva coordina le attività, per le quali sono necessarie figure diverse, come educatori, addetti ai servizi generali e professionisti dell’area pedagogica e psicologica per accompagnare e formare gli operatori.

L’incontro ci ha permesso di raccontare e ascoltare le concrete esperienze di ciascuna Casa Famiglia, con le caratteristiche e le specificità che vengono dalla storia di ciascuna e dal contesto socio-culturale estremamente diverso tra l’Italia, il Brasile, il Congo e il Mozambico. Essendo tutte queste opere nate dal legame con il Carisma di santa Cerioli, è stato facile ritrovare nei progetti educativi di ciascuna i pilatri che strutturano la loro missione: l’accoglienza amorevole, la vigilanza premurosa, la premura per una educazione integrale che non lasci fuori la gratitudine verso Dio. Gli educatori e i responsabili traducono questi valori in azioni semplici e ripetute, che aiutano i bambini a sentirsi accolti e accompagnati, dentro un orario e uno stile di vita fatto di serenità, ordine, orari da seguire, rispetto delle regole. Le attività che riempiono le giornate della Case Famiglia sono quelle di tutte le famiglie: l’alimentazione, l’igiene del corpo e degli ambienti, la cura per lo studio e la frequenza alla scuola, il gioco e i momenti spontanei di aggregazione. Tutto questo tenuto insieme e riscaldato dall’affetto donato ai bambini, che ne hanno un bisogno ancora maggiore dei loro coetanei.

Educare i figli di altri come fossero tuoi è una missione di grandissimo valore, che per questo richiede grande preparazione e consapevolezza. Gli educatori si dispongono a “guardare” i bambini cercando di capire quali sono i loro bisogni più profondi, che manifestano non con le parole ma con i comportamenti; sono quindi provocati a cambiare il loro modo di vedere e pensare, per capire i bambini e rispondere a quello di cui hanno più bisogno. Per fare questo è necessaria una formazione continua, che si realizza nel confronto continuo tra gli educatori e anche in momenti specifici di supervisione pedagogica e psicologica con l’apporto di professionisti del settore.

Insieme a questi strumenti e conoscenze, la presenza dentro e accanto a queste opere dei religiosi e delle religiose della Sacra Famiglia permette di sentire il sostegno e la luce della Fondatrice, che come madre ci sprona a renderci mediatori di una “nuova creazione” per i bambini che ci sono affidati. Come Dio ha creato il mondo per amore, così noi possiamo propiziare la rinascita di questi bambini amandoli, facendoli sentire accolti e ben voluti. Da qui nasce il desiderio, espresso a più voci durante l’incontro, di riflettere insieme sul carisma della Fondatrice e su come poterlo sempre meglio accoglierlo ed esprimerlo in queste Opere.

L’incontro ci ha rafforzati nella consapevolezza che la missione che svolgiamo è di grande valore e merita tutta l’attenzione, l’intelligenza e la passione che le dedichiamo. Ci ha fatti sentire spiritualmente parte della Famiglia Cerioliana, che se si sente piccola davanti alla necessità di educare i tanti orfani del mondo di oggi, si sente però contenta di riuscire a portare avanti il progetto evangelico di madre Cerioli: farsi madre di altri figli poveri perché privi di genitori.

In occasione del 20° anniversario della canonizzazione di madre Paola Elisabetta, stiamo preparando un libro che contiene le esperienze e le riflessioni condivise nei due incontri virtuali internazionali tra le Case Famiglia di Congregazione svolti nel marzo 2023 e 2024. Lo renderemo volentieri disponibile a chi desidera conoscere più da vicino queste esperienze.

Autore

  • p. Gianmarco Paris

Data

  • 07/04/2024

Rubrica

  • Congregazione

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