Con una grande manifestazione di tre giorni (20,21,22 gennaio), nelle città di Bergamo e di Brescia è stato inaugurato l’anno della Capitale italiana della Cultura: due capoluoghi, una capitale. Le due città sono unite da una comune visione: essere una CITTÀ ILLUMINATA. La cultura diventa così strumento inclusivo e di potenziamento per rilanciare e rigenerare le comunità. Una potenzialità di ampio respiro e che fornisce una chiara direzione per lo sviluppo di iniziative e politiche in grado di favorire nuovi modi di pensare e un cambiamento positivo nelle modalità di convivenza e collaborazione. Bergamo/Brescia si presenta così come città dei tesori nascosti (IL PATRIMONIO) e della natura (LA QUESTIONE AMBIENTALE ED ECOLOGICA), capace di cura (LA QUESTIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE) e di creatività e innovazione (LA QUESTIONE ECONOMICA E DELLA SCUOLA). Una città, inoltre, che vorrebbe essere sempre più attrattiva soprattutto per i giovani (LA QUESTIONE GENERAZIONALE), aperta a tutte le cittadinanze, solidale, inclusiva (LA QUESTIONE MIGRATORIA). In definitiva questo anno non vuol ridursi a un ricco calendario di eventi, ma fornire una ‘propria’ visione del mondo, della vita, dell’uomo. Del resto cultura (dal latino colere) significa proprio ‘coltivazione’ anche di un sistema valoriale in grado di accomunare le coscienze e i cuori, fare e far fare comunità. E’ la cultura la leva di coesione sociale, integrazione, creatività, innovazione, crescita e sviluppo economico.
Come Congregazione della Sacra Famiglia all’evento «Bergamo/Brescia. Capitale italiana della CULTURA 2023» VOGLIAMO ESSER-CI. È interessante notare come abbiamo una Casa in provincia di Bergamo (Martinengo) e un’altra Casa in provincia di Brescia (Orzinuovi) con due Centri educativi e Scuola. Il nostro modo di esserci in questo anno è pertanto con le due cose più importanti che abbiamo: il carisma educativo della Cerioli con le SCUOLE e la CASA GENERALIZIA che da più di 150 anni vive all’ombra della bellezza artistico e spirituale che è il quattrocentesco CONVENTO dell’INCORONATA.
Con il Convento e la Chiesa dell’Incoronata del XV secolo vorremmo far avvicinare i visitatori al complesso artistico ed ecclesiale del Convento francescano di S. Maria Incoronata (1476) che, dal 1868, è abitato da noi religiosi della Sacra Famiglia che viviamo la missione carismatica dell’educazione, prima dedicandoci quasi esclusivamente agli orfani, e da molto tempo con una Scuola paritaria (che oggi accoglie studenti dai 3 mesi ai 14 anni, per un totale di 1000 alunni).
Un patrimonio artistico non è solamente un museo da visitare e da ammirare, ma NARRAZIONE di un’esperienza: ‘ammirare’ l’esperienza di fede e di civiltà di un popolo, e la costruzione di una Comunità civile. Aprendo il Convento in occasione dell’anno di Bergamo/Brescia capitale italiana della cultura vorremmo condividere le scoperte e le innovazioni recenti: una nuova storia del Convento di Gabriele Medolago e della Rete COGLIA; la ‘scoperta’ dell’identità del Maestro di Martinengo e lo scioglimento dell’enigma (Antonio e Matteo ZAMARA da Chiari, padre e figlio, gotico e rinascimento); il recupero dell’antica sagrestia del CONVENTO con copie degli affreschi strappati (Crocifissione con Bartolomeo Colleoni e con S. Francesco); il ritrovamento della Crocifissione della Sala del Capitolo.
Con le Scuole Sacra Famiglia di Martinengo e di Orzinuovi, abbiamo deciso di individuare lo sfondo integratore delle attività educative e didattiche degli insegnanti considerando questo anno speciale. Così nel riprendere l’obiettivo di fondo che è quello di “RIPENSARE L’EDUCAZIONE” (4^ goal Agenda ONU 2030; Obiettivo Unesco), le indicazioni che le nostre scuole hanno deciso di dare a tutti i loro operatori si sono tradotte in:
> essere nel territorio e con il territorio nella produzione di cultura: per andare oltre i limiti della trasmissione delle conoscenze e sviluppare compiti di realtà che passano dall’esperienza diretta;
> utilizzare il proprio territorio come contesto di apprendimento privilegiato;
> apprezzare e valorizzare i beni artistici e culturali del proprio territorio e attivarsi per la loro valorizzazione e tutela.
Così nella scuola di Martinengo sono partite tutte le idee e le iniziative volte a conoscere, far conoscere, esplorare, valorizzare il Convento dell’Incoronata, la sua struttura, i suoi affreschi, i suoi segreti, la sua indiscutibile bellezza. Tutte le proposte che si sono già sviluppate intorno a questo tema si rapportano all’idea di una scuola che non solo produce, come suo dovere, competenze e cultura ma si pone al servizio dei bisogni degli alunni e delle loro famiglie volendo promuovere solide competenze di cittadinanza.