Due eventi importanti hanno caratterizzato la nostra scuola e sono avvenimenti da scrivere in lettere d’oro negli annali del complesso scolastico Santa Famiglia di Righini a Kinshasa: siamo felici di raccontarlo anche a voi.

Il primo si è verificato durante il periodo quaresimale. Oltre ai beni in natura che, abitualmente, i ragazzi portano a scuola per essere offerti ai poveri, quest’anno alcuni alunni hanno proposto ai docenti e alle suore di raccogliere settimanalmente in tutte le classi i loro pochi risparmi per aiutare i compagni più bisognosi, specialmente quelli che hanno perso i genitori.

La Direzione della Scuola e il Comitato dei genitori hanno accolto con favore tale iniziativa. Il risultato è stato alquanto inaspettato. L’esempio e l’entusiasmo dei ragazzi hanno coinvolto tutti; oltre ai ragazzi, hanno aderito anche gli insegnanti e gli altri funzionari della scuola. I ragazzi più bisognosi ed impegnati nello studio hanno così beneficiato di una somma pari a 2.500 dollari. Gli alunni che avevano proposto la raccolta sono stati informati del totale della donazione e sono rimasti molto soddisfatti.

E non finisce qui…. Si dice: la mano che dà riceve sempre. Una mattina, inaspettatamente e senza preavviso alcuno, è giunto alla nostra scuola un camioncino. Non ci crederete…era carico di materiale didattico inviato da un nostro ex alunno, il quale, ha voluto ringraziare del bene ricevuto negli anni trascorsi nella nostra scuola. Gli alunni e i professori hanno ammirato molto questo gesto. Speriamo che venga imitato anche da altri, perché sempre più persone possano diventare strumenti di quella Provvidenza, nella quale santa Paola Elisabetta ci ha insegnato a confidare, insieme al suo caro S. Giuseppe.

I poveri ci danno una lezione di generosità, di sensibilità e di solidarietà. Chi sperimenta la necessità e il bisogno sa capire chi sta vivendo una situazione di precarietà e se ne fa carico, inventando l’impossibile con una creatività straordinaria.

Anche noi siamo tra questi?